Neuroscienza del corpo 2023 by Nazareth Castellanos

Neuroscienza del corpo 2023 by Nazareth Castellanos

autore:Nazareth Castellanos [Castellanos, Nazareth]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2024-01-05T23:00:00+00:00


L’OLFATTO, IL SENSO DELLA MEMORIA

Oltre a preparare l’aria per il suo ingresso nel corpo, l’inspirazione nasale attiva inevitabilmente il senso dell’olfatto. In un articolo della rivista Science, lo scienziato John McGann ha affermato, a ragione, che è erroneo considerare povero l’olfatto umano. Si tratta di un mito nato nel XIX secolo insieme alla neuroanatomia che localizzava nel cervello le funzioni dell’essere umano. Nel 1824, a Sainte-Foy-la-Grande, nei pressi di Bordeaux, nacque Paul Pierre Broca. Da bambino superdotato quale era, iniziò a studiare Medicina durante l’adolescenza e concluse gli studi nel corso di tre anni. Non soddisfatto di studiare due corsi all’anno, si laureò anche in letteratura, matematica e fisica. Avrebbe tranquillamente potuto essere un allievo della scuola di Ippocrate o di Avicenna. A ventiquattro anni aveva già una bella collezione di medaglie e premi ottenuti per il suo lavoro di ricerca. I suoi studi in qualità di professore alla Sorbona, permisero di localizzare nel cervello le aree maggiormente coinvolte nelle funzioni cognitive. Il linguaggio, per esempio, fu localizzato in quella che oggi si chiama area di Broca. La sua intelligenza e il suo amore per il sapere spiccavano tanto quanto la sua generosità, la sua compassione e la sua onestà. Fondò la Società dei liberi pensatori e dedicò parte del suo scarso tempo libero ad aiutare gli svantaggiati della società. Quest’uomo è uno dei padri della chirurgia cerebrale. Il suo lavoro, come quello di altri neuroanatomisti, ha permesso di dividere il cervello in base alle sue funzioni. Sebbene oggi si ritenga che il cervello sia una rete e che nessuna regione abbia l’esclusiva su una determinata funzione, si continua comunque a parlare di aree con maggiori responsabilità in relazione a una determinata capacità. Ecco perché, in questo libro, sostengo che ci siano zone maggiormente coinvolte in certe funzioni. I lavori dei neuroanatomisti del XIX secolo sono anche serviti a quantificare l’importanza di certe parti del cervello e, di conseguenza, delle loro funzioni; l’errore che si commise fu credere che le aree più grandi fossero le più importanti. E il primo a pagare le conseguenze di tale associazione fu proprio l’olfatto. L’area cerebrale di maggiore spicco per l’olfatto, chiamata bulbo olfattivo, rappresenta lo 0.01% del volume cerebrale. Ecco perché personaggi quali lo psicanalista Freud, il naturalista Von Humboldt o il filosofo Kant non ci misero molto ad affermare che l’olfatto non apportava conoscenza all’essere umano. Il senso dell’olfatto venne sottovalutato e dimenticato. Tuttavia, gli attuali ricercatori gli stanno restituendo il suo valore, anche se al momento, più che risposte, c’è un acceso dibattito.

Lo scienziato israeliano Noam Sobel ha portato a termine un curioso esperimento per dimostrare che il nostro olfatto è un senso sottovalutato, di cui deve essere riconosciuto l’importante ruolo. Nel 2005 riunì un gruppo di oltre trenta volontari nel campus della Berkley University, in California. Nascose nel prato un filo che aveva precedentemente immerso nella cioccolata. Tappò le orecchie e gli occhi ai volontari, in modo che l’unica cosa che potevano fare era gattonare nell’erba e fiutare, annusando. Sobel



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